Questo viaggio ha per protagonista un prodotto tipico dell’interno della Sardegna: le patate.
Travolti dalla bellezza selvaggia della costa ogliastrina veniamo catapultati in un mondo altro, al cuore verde della nostra terra. Percorrendo la SS125 inzia la ricerca delle tradizioni gastronomiche legate alla patata, un tubero commestibile, originario delle Americhe e affermatosi solo con la fine del secolo XVIII. In breve la patata divenne l’alimento fondamentale nell’alimentazione delle classi umili e da Barisardo a Lanusei ingrediente fondamentale dei culurgiones.
Questo fagottino di pasta ripieno di patate conosce tante versioni locali quanti sono i prodotti reperibili nelle località di provenienza: formaggio di pecora, cipolla o aglio, mentuccia.
Punto fermo oltre la patata è anche la chiusura a spighitta, il famoso ricamo che ricorda una spiga di grano.
Figlia dei culurgiones è Sa Coccoi Prena: una sfoglia di pasta di semola parzialmente richiusa che avvolge il ripieno di patate, formaggio, cipolla e menta.
Proseguiamo il nostro viaggio verso Villagrande Strisaili, paese situato in una splendida posizione panoramica, alle pendici di alte montagne e rivolto verso le dolci colline che digradano verso il mare. Situato a 700 metri d’altitudine, ha un territorio prevalentemente montuoso che si estende dalle splendide vette del Gennargentu fino alla costa. Immerso in una splendida vegetazione ricca di boschi di leccio, rovere e querce, in cui si trovano numerose sorgenti di buonissima acqua, il paese è la patria de is gathulis. Ingredienti principali di questo dolce piatto sono ovviamente patate e formaggio, quest’ultimo di tre tipi: casu axedu, pecorino fresco e caprino stagionato, preparati in un impasto a forma di anello e fritto.